Topi e ratti appartengono alla maxi-famiglia dei “Rodentia”, l’ordine di mammiferi più numeroso al mondo. Grazie alla taglia piccola, l’elevatissima riproduttività e la straordinaria capacità di nutrirsi praticamente con ogni cosa, hanno colonizzato ogni angolo del pianeta negli ambienti più disparati. Soprattutto, però, topi e ratti popolano i luoghi in cui vive l’uomo, dove trovano facilmente rifugi sicuri e cibo in abbondanza, provocando la diffusione di malattie molto serie e gravi danni economici.

In questo post analizzeremo le caratteristiche delle specie più diffuse nel nostro territorio, poiché è dalla conoscenza della biologia e dei comportamenti dell’animale con cui si ha a che fare che si costruiscono i presupposti per la messa a punto di interventi di derattizzazione che siano davvero efficaci.

RATTO GRIGIO O DELLE FOGNE

Chiamato con mille nomi (ratto grigio, ratto marrone, ratto delle chiaviche, ratto delle fogne, surmolotto, pantegana, ecc…), il “Rattus norvegicus” è un esemplare piuttosto grande, con il corpo che può raggiungere i 40 cm e una coda spessa, lunga altri 15-20 cm. Il pelo è corto, ruvido, di colore marrone grigiastro; ha gli occhi neri e lunghi baffi.

La mole imponente e l’indole aggressiva lo rendono un avversario temibile anche per i gatti e i cani di piccola taglia. È abilissimo a scavare gallerie sotterranee, salta fino a un metro di altezza, si arrampica e risale nelle tubature e può nuotare anche per ore.

Le sue attività sono essenzialmente notturne, guidate più che dalla vista, da udito e olfatto sensibilissimi. Vive in colonie numerosissime, che popolano fogne, discariche, zone degradate e si sviluppano bene nei parchi, nei giardini e nelle parti basse delle abitazioni, come cantine e garage, ma anche fienili e stalle.

RATTO NERO O DEI TETTI

Rispetto al ratto grigio, quello nero non ha solamente il colore scuro della pelliccia, ma anche un corpo snello, la coda più lunga, orecchie larghe e muso appuntito. Soprattutto sono diverse le abitudini: agilissimo e ottimo scalatore, il ratto nero si stabilisce nelle parti alte degli edifici, come tetti, sottotetti e solai. Differenti sono le preferenze alimentari, anche se poi rosicchiano e mangiano di tutto: il ratto nero ama la frutta e il cibo umido e non mangia mai nello stesso posto nelle notti consecutive; quello grigio predilige i cereali ed è abitudinario nella ricerca di cibo, visitando sempre gli stessi luoghi. E ancora, sono diverse le impronte che lasciano in giro e persino le dimensioni e la forma degli escrementi.

La storia racconta che proprio il ratto nero fu uno dei maggiori responsabili della trasmissione della peste nel Medioevo, causando la morte di milioni di persone.

MUS MUSCULUS, OSSIA IL TOPOLINO

I topi si dividono principalmente in due sottospecie: il cosiddetto topolino domestico e quello di campagna. Il primo raggiunge a mala pena i 10 cm, con una coda sottile e più lunga del corpo, il pelo è grigio-nero con sfumature chiare sul ventre ed esistono esemplari albini che hanno il pelo bianco e gli occhietti rossi. Il secondo è leggermente più piccolo, col pelo marroncino-giallastro. La principale differenza risiede nei luoghi in cui abitano: l’uno nelle case, dove scava vicino a dispense e cantine una rete di lunghe e complicate gallerie che fungono da nascondiglio e nido per i cuccioli, l’altro nei pressi di orti e campi.

Sono animali curiosi, vivaci, furbi e prudenti, che tendono a fare scorta di cibo nella propria tana e rosicchiano qualsiasi cosa: non solo derrate alimentari, ma anche carta, lana, stoffa, mobili, porte, pareti.

Rispetto ai ratti, i topi hanno dimensioni molto più contenute, zampe piccole, la coda sottile e coperta di peli, le orecchie grandi e ovviamente comportamenti biologici e abitudini di vita molto differenti. Anche i topolini, tuttavia, sono autori di ingenti danni a colture e riserve di cibo, a vari materiali e soprattutto sono vettori di pericolose malattie infettive.

COME FUNZIONA LA DERATTIZZAZIONE PROFESSIONALE

Predisporre un sistema di controllo di topi e ratti in ambienti agricoli, industriali e civili è doveroso per la salvaguardia della salute pubblica e permette di difendersi da danni economici e d’immagine.

Per fare ciò è necessario rivolgersi a una ditta specializzata, le cui referenze dimostrino l’elevata professionalità e l’impegno ecologico nel contenere l’impatto degli interventi sull’ambiente.

Bromotirrena ha adottato da tempo un approccio innovativo e responsabile, che utilizza in maniera strategica lo studio preliminare del problema per ridurre drasticamente l’impiego di agenti chimici. La derattizzazione comincia così con una prima fase di osservazione e raccolta di informazioni (tracce, punti di annidamento, movimenti e comportamenti, zone limitrofe che possono causare e alimentare l’infestazione), al fine di stilare un preciso piano di intervento.

La conoscenza scientifica della materia e la grande esperienza maturata sul campo guidano i nostri tecnici nel corretto posizionamento delle giuste esche: il perseguimento di risultati soddisfacenti nella lotta agli infestanti va di pari passo con la sostenibilità ambientale e con la sicurezza delle persone e degli animali che non sono bersaglio. I prodotti utilizzati, esclusivamente approvati dal Ministero della Sanità, vengono scelti tra quelli certificati con le migliori valutazioni in termini di elevata selettività e minore tasso di tossicità per l’ambiente.

Infine, quando si parla di derattizzazione, Bromotirrena considera essenziali altri due aspetti:

  1. Sanificazione – La derattizzazione non può limitarsi a interventi mirati all’eliminazione di topi e ratti, ma va inserita in una completa operazione di sanificazione ambientale, che tenga conto della molteplicità di parassiti, virus e batteri di cui sono portatori.
  2. Prevenzione – I migliori risultati e l’efficacia a lungo termine della derattizzazione si raggiungono quando si segue un programma di prevenzione, che permette di tenere sotto controllo eventuali fattori di rischio, monitorare costantemente la situazione e predisporre interventi tempestivi non appena se ne verifichi la necessità.

COME DIFENDERSI DA TOPI E RATTI

Non ci resta che concludere questo articolo con qualche piccolo accorgimento, che tutti noi dobbiamo trasformare in buone abitudini, se vogliamo evitare la presenza di topi e ratti negli ambienti in cui viviamo e lavoriamo:

  • Effettuare pulizia e disinfezione periodica
  • Sigillare i bidoni dei rifiuti
  • Conservare il cibo in contenitori ermetici
  • Rimuovere gli avanzi di cibo dalle ciotole degli animali domestici
  • Sigillare buchi, fori e potenziali accessi in cantine, garage, solai, ecc…
  • Controllare la rigogliosità della vegetazione
  • Evitare piante striscianti e rampicanti
  • Potare i rami degli alberi che possono condurre su tetti e sottotetti