Gli insetti sono l’insieme più numeroso tra gli esseri viventi: alcuni causano danni enormi alle colture; molti di più, però, sono gli insetti utili che gli agricoltori impiegano per ottenere benefici straordinari in termini di impollinazione naturale, lotta ai parassiti, tutela dell’ambiente.

LA NATURA É LA NOSTRA MAESTRA

In ogni ecosistema esiste un equilibrio perfetto tra le popolazioni di organismi viventi che lo abitano: vegetali (produttori), animali (consumatori) e decompositori.

Si tratta di una condizione stabile, finché non intervengono fattori esterni, come ad esempio un cambiamento climatico o l’arrivo di nuovi esemplari provenienti da paesi diversi. Ciò provoca mutamenti, crea squilibri ed è allora che la natura mette in atto i suoi meccanismi correttivi: il più importante è l’antagonismo tra le specie.

Un’infestazione di parassiti è un’alterazione dell’equilibrio naturale.

La lotta biologica è la tecnica che sfrutta i rapporti di antagonismo, introducendo nell’ecosistema i predatori naturali degli insetti dannosi, al fine di ridurre drasticamente il numero di questi ultimi e ripristinare l’equilibrio perduto.

QUALI SONO I PIÚ IMPORTANTI INSETTI UTILI?

Impollinatori

Il primo grande insieme di insetti utili è rappresentato dagli impollinatori. Sono soprattutto bombi, api, osmie, farfalle, coleotteri, vespe, formiche… Sono chiamati “pronubi”, il cui significato letterale è “chi favorisce un matrimonio”: volando di fiore in fiore alla ricerca di cibo, essi trasportano il polline e realizzano così l’impollinazione, da cui nasceranno i frutti.

Predatori e parassitoidi

I predatori sono insetti che, nel corso della loro vita, si nutrono di numerose prede: ne vanno a caccia, le catturano, le uccidono e le mangiano.

I parassitoidi sono insetti che, in una particolare fase del ciclo vitale, vivono a spese di un organismo-ospite. Le larve crescono all’interno di un individuo di un’altra specie; a differenza dei parassiti però, che tengono in vita l’ospite a cui sono indissolubilmente legati, i parassitoidi lo uccidono non appena la fase di sviluppo si è conclusa.

Entrambi – predatori e parassitoidi – possono essere utilizzati come potenti strumenti di controllo biologici contro la presenza di parassiti e insetti dannosi.

COME FUNZIONA LA LOTTA BIOLOGICA?

Come abbiamo detto, il principio su cui si fonda la lotta biologica è l’antagonismo tra le specie: per combattere l’infestazione di un determinato insetto fitofago è necessario introdurre nell’ecosistema il rispettivo predatore naturale.

Allevati in biofabbriche, gli insetti utili vengono acquistati dagli agricoltori e liberati sulle piante. Inizieranno così a nutrirsi del parassita e a riprodursi, fino a costruire una popolazione in grado di ripristinare l’equilibrio dell’ecosistema.

Perché la lotta biologica sia efficace è fondamentale:

  • Lavorare il più possibile sulla prevenzione.
  • Intervenire tempestivamente, sin dalle prime avvisaglie.
  • Saper scegliere l’antagonista adatto all’infestante, tenendo in grande considerazione anche le caratteristiche della coltura e le variabili del contesto.
  • Programmare correttamente la tempistica dei lanci per massimizzare i risultati.
  • Gestire eventuali trattamenti chimici, in modo da garantirne la compatibilità con la presenza e l’azione degli insetti utili.

Grazie alla lotta biologica si possono debellare tripidi, mosche bianche, cocciniglie, afidi, ragnetti rossi e molti altri insetti che sempre più spesso giungono da paesi lontani e, a causa del clima e dell’assenza di predatori naturali, diventano invasivi e pericolosi.

LA LOTTA BIOLOGICA PUÓ CONVIVERE CON IL RICORSO A PRODOTTI CHIMICI?

Negli ultimi anni moltissime aziende agricole hanno iniziato a sfruttare le potenzialità degli insetti utili. Tale scelta, tuttavia, non è per forza inconciliabile con trattamenti diversi.

La “lotta biologica” diventa “lotta integrata”, quando non esclude la possibilità di ricorrere a sostanze chimiche in maniera complementare.

Ovviamente è necessario rispettare alcune procedure ben precise:

  • I fitofarmaci devono essere utilizzati solamente in casi di grave necessità e avere un’azione mirata e selettiva.
  • Agronomi competenti nel conciliare i due approcci devono gestire tempi e modalità di somministrazione della chimica, prevedendo tutta una serie di accorgimenti.

PERCHÉ SCEGLIERE METODI DI LOTTA NATURALE CONTRO PARASSITI E FITOFAGI?

La lotta biologica è sempre più diffusa in Europa.

In Italia la legislazione in materia sancisce l’obbligo di dare priorità ai mezzi eco-compatibili e vieta l’impiego di diverse molecole chimiche.

D’altro canto anche il mercato è attento a premiare prodotti salutari e le aziende che s’impegnano per la sostenibilità.

Adottare metodi di lotta naturale contro parassiti e agenti patogeni vuol dire ridurre sensibilmente l’impiego di fitofarmaci e produrre cibo privo di tossine e residui chimici, ricco di sostanze nutritive e di sapore.

Significa mettere in pratica i valori della tutela dell’ambiente e della sicurezza alimentare, traendone vantaggi strategici anche in termini di immagine aziendale e di profitto.

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