tarme vestiti

Comunemente conosciute come “tarme”, le farfalline che disgraziatamente possiamo vedere svolazzare in casa o tra i vestiti sono in grado di causare danni seri a abiti, tappeti e tappezzeria: le larve mangiano i tessuti.

TARME: CONOSCIAMOLE MEGLIO

Esistono varie sottospecie di tarme, che si differenziano tra loro anche per la predilezione per cibi diversi. La Tineola bisselliella o tignola dei crini è la più diffusa: attacca manufatti in fibre naturali, soprattutto di origine animale come lana e seta, ma non disdegna cotone, lino e altri materiali contenenti cheratina, tra cui capelli, cuoio, pelli o piume. Vi sono poi la Tinea pellionella e la Trichophaga tapetzella, rispettivamente amanti delle pellicce e dei tappeti.

Il ciclo vitale della tarma si compone di 4 fasi: uovo, larva, pupa e adulto.

  • Le uova sono chiare e microscopiche: vengono deposte in luoghi protetti, ad esempio negli angoli di armadi e cassetti e attaccate con una sostanza collosa che rende difficile rimuoverle.
  • La larva è simile a un piccolissimo bruco, continuamente impegnato a cibarsi: è proprio in questo stadio, che le tarme sono devastanti per il nostro guardaroba.
  • Quand’è il momento, la larva tesse il bozzolo e s’impupa.
  • Dopo lo sfarfallamento, gli esemplari adulti non hanno altro scopo che riprodursi: neppure si nutrono; i maschi vanno alla ricerca delle femmine per accoppiarsi e le femmine fecondate depongono le uova. Una volta completata la riproduzione, entrambi muoiono.

In condizioni ottimali, ovvero temperature miti, buio e una buona percentuale di umidità, l’intero ciclo si compie in circa 6 settimane, al termine delle quali ogni femmina avrà deposto tra le 100 e le 200 uova. Ciò spiega la velocità con cui l’infestazione di tarme cresce e si propaga.

INDIZI DELLA PRESENZA DI TARME

Il segnale più evidente, quando ci sono tarme in giro per casa, sono i tipici buchi sui tessuti. Le larve, infatti, si cibano della cheratina contenuta nelle fibre tessili: gli abiti aggrediti appaiono trascurati, polverosi, scoloriti e assumono un caratteristico odore di muffa.

Ad insospettirci può essere l’avvistamento di farfalline, ossia esemplari adulti che solitamente preferiscono camminare piuttosto che volare. Infine, un’accurata ispezione di armadi, tende e tappeti può rivelare amare sorprese: larve operose, bozzoli e tubicini setosi.

CAMBIO DI STAGIONE: COSA FARE PER PREVENIRE UN’INFESTAZIONE DI TARME

cambio di stagione

Le tarme sono attratte maggiormente da tessuti sporchi e umidi, impregnati di sudore o altri liquidi: la ragione è che, non bevendo acqua, devono soddisfare il loro bisogno di idratarsi.

Il cambio di stagione è una buona occasione per fare prevenzione, grazie ad alcune accortezze:

  • Non riporre via alcun indumento indossato, se prima non è stato lavato.
  • Approfitta per lasciare arieggiare al sole coperte, piumoni, cappotti e capi pesanti.
  • Lava periodicamente asciugamani, cuscini e biancheria conservata negli armadi.
  • Proteggi maglioni, capi in lana e seta all’interno di sacchetti di plastica con cerniere o sottovuoto.
  • Disinfetta armadi e cassetti, dedicando particolare attenzione a angoli e fessure.
  • Quanto ai tappeti, puliscili con l’aspirapolvere e, qualora vadano messi via, riponili in contenitori chiusi ermeticamente.
  • Non adoperare mai insetticida a scopo preventivo naftalina. Piuttosto utilizza oli essenziali o sacchetti profumati per armadi e biancheria, che funzionino anche come repellenti naturali delle tarme. La loro efficacia non è documentata, ma sembra che cedro, rosmarino, alloro, lavanda, timo, cannella, chiodi di garofano e diverse altre erbe e spezie abbiano odori sgraditi a questi parassiti!
  • Ricorda sempre che luce e aria fresca sono le prime nemiche delle tarme.

PERICOLO TARME: COSA FARE IN CASO D’INFESTAZIONE

Sebbene le tarme non siano pericolose per la salute degli uomini né degli animali domestici, esse portano in casa una minaccia tutt’altro che trascurabile per capi d’abbigliamento e oggetti di valore.

Spesso le persone che ci contattano temono di dover restare fuori casa, a causa dell’intervento. In realtà il trattamento non è invasivo, utilizziamo esclusivamente prodotti approvati dal Ministero della Salute e sono sufficienti poche ore e alcune accortezze per riavere la propria abitazione e il proprio guardaroba completamente sanificati.

Le aziende della filiera tessile, i negozi d’abbigliamento, ma anche musei e proprietà storiche che custodiscono tappezzerie pregiate corrono gravi rischi, se colpiti da un’infestazione di tarme.

Ecco perché, in questi casi, oltre all’intervento di disinfestazione nel caso in cui i danni si siano purtroppo già verificati, consigliamo di adottare il programma di Pest Control aziendale: un rapporto di collaborazione continuativa tra professionisti della sanificazione ambientale e azienda, che permette di lavorare efficacemente sulla prevenzione.

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